Le diverse scuole di Reiki: Usui Tradizionale, Karuna, Tibetano e Kundalini

Il Reiki è una disciplina che, a partire dalle sue origini giapponesi, si è diffusa in tutto il mondo, dando vita a diverse scuole e approcci.

La radice comune è sempre la stessa: favorire l’equilibrio e il benessere attraverso la trasmissione dell’energia vitale, mediata dalle mani.

Nel tempo, però, sono nate varianti che hanno arricchito o modificato l’impianto originario sviluppato da Mikao Usui agli inizi del Novecento.

Vediamo insieme le principali: Reiki Usui Tradizionale, Reiki Karuna, Reiki Tibetano e Reiki Kundalini, le loro caratteristiche e differenze.

Reiki Usui Tradizionale: le origini

Il Reiki Usui è la forma originaria creata da Mikao Usui in Giappone, all’inizio del XX secolo.

È la base da cui sono nati tutti gli altri approcci.

  • Principi: il Reiki Usui si fonda sui “cinque principi” (gokai), semplici regole di vita quotidiana come vivere nel presente, coltivare gratitudine, lavorare con onestà e avere compassione.
  • Pratica: si impara attraverso diversi livelli (o gradi), dal primo che insegna l’autotrattamento fino al livello Master, che permette di insegnare.
  • Focus: equilibrio energetico, benessere psicofisico, crescita personale.
  • Stile: semplice, lineare, diretto.

Reiki Karuna: la via della compassione

Il Reiki Karuna è nato negli Stati Uniti negli anni ’90 grazie a William Lee Rand, fondatore dell’International Center for Reiki Training.

La parola Karuna in sanscrito significa compassione attiva.

  • Principi: pone al centro la compassione come forza di guarigione e trasformazione.
  • Simboli: utilizza nuovi simboli rispetto al Reiki Usui, ciascuno con un significato specifico (ad esempio per favorire la guarigione emotiva, liberarsi da paure o affrontare traumi).
  • Pratica: si lavora molto con la meditazione e con l’intenzione consapevole.

Focus: aspetti emotivi e spirituali, guarigione profonda a livello dell’inconscio.

Reiki Tibetano: il richiamo alla spiritualità orientale

Il Reiki Tibetano si sviluppa a partire dal lavoro di vari maestri occidentali, che hanno integrato tecniche Reiki con pratiche spirituali di derivazione tibetana.

Non esiste un unico “fondatore” ufficiale, ma piuttosto un insieme di scuole che si richiamano alla tradizione mistica tibetana.

  • Principi: unisce Reiki a concetti di meditazione tibetana, mantra e visualizzazioni.
  • Simboli: oltre a quelli Usui, vengono utilizzati simboli aggiuntivi legati alla tradizione tibetana.
  • Pratica: include a volte tecniche di respirazione e meditazione che ricordano lo yoga tantrico.

Focus: apertura spirituale, connessione con livelli energetici considerati più sottili.

Reiki Kundalini: il risveglio dell’energia

Il Reiki Kundalini è una variante che si concentra sull’attivazione della cosiddetta energia Kundalini, concetto tipico dello yoga e del tantrismo indiano.

È stato diffuso principalmente da Ole Gabrielsen, maestro danese, negli anni ’90.

  • Principi: lavora sul risveglio dell’energia che, secondo la tradizione, risiede “addormentata” alla base della colonna vertebrale.
  • Pratica: attraverso attivazioni graduali, si favorisce la salita dell’energia lungo i chakra principali, per armonizzare corpo e mente.
  • Focus: crescita spirituale, sviluppo della consapevolezza, riequilibrio energetico.

Lo stile è più vicino alle pratiche meditative e yogiche che alla struttura classica Usui.

Differenze principali a colpo d’occhio

Ecco una sintesi che aiuta a distinguere le diverse scuole secondo il Tipo di Reiki, Origini, Caratteristiche principali, Focus:

Usui Tradizionale

  • Giappone, Mikao Usui (1920)
  • Base del Reiki, principi semplici, simboli essenziali
  • Benessere generale ed equilibrio

Karuna

  • USA, William Lee Rand (1990)
  • Simboli nuovi, centralità della compassione
  • Guarigione emotiva e inconscio

Tibetano

  • Occidente, ispirato al Tibet
  • Aggiunge mantra, meditazioni, simboli tibetani
  • Spiritualità e connessione energetica

Kundalini

  • Europa, Ole Gabrielsen (1990)
  • Attivazione energia Kundalini, lavoro sui chakra
  • Crescita spirituale e consapevolezza

Il Reiki non è una pratica monolitica, ma un insieme di approcci che partono da una radice comune: l’insegnamento di Mikao Usui.

Chi si avvicina oggi può scegliere la via più affine alle proprie esigenze:

  • la semplicità e l’essenzialità dell’Usui,
  • la compassione del Karuna,
  • la spiritualità mistica del Tibetano,
  • la trasformazione profonda del Kundalini.

Non si tratta di stabilire quale sia “migliore”, ma di trovare l’approccio che più risuona con il proprio percorso personale di benessere e crescita interiore.

 Bibliografia 

  • Usui, M. (1999). The Original Reiki Handbook of Dr. Mikao Usui. Lotus Press.
  • Rand, W. L. (1995). Karuna Reiki: Master Manual. International Center for Reiki Training.
  • Petter, F. A. (2001). Reiki: The Legacy of Dr. Usui. Lotus Press.
  • Gabrielsen, O. (2004). Kundalini Reiki Manual.
  • Federazione Italiana Reiki – www.federazionereiki.it