Agopuntura: un segreto millenario per curare l’Uomo Moderno 

 

 

L’agopuntura è una pratica terapeutica della medicina tradizionale cinese (MTC) che utilizza l’inserimento di aghi sottili in specifici punti del corpo per stimolare il flusso di energia vitale, conosciuta come “Qi”. Questa disciplina è utilizzata per il trattamento di numerose condizioni di salute e ha guadagnato crescente popolarità anche in Occidente.

 

 Le radici millenarie dell’Agopuntura

 

L’agopuntura ha origini antichissime, risalenti a circa 3000 anni fa in Cina. Le prime tracce scritte di questa pratica si trovano nel “Huangdi Neijing” (Canone di Medicina dell’Imperatore Giallo), un testo risalente al periodo tra il IV e il II secolo a.C. che descrive concetti fondamentali come il meridiano energetico e i punti di stimolazione.

Nel corso della dinastia Han (206 a.C. – 220 d.C.), l’agopuntura si consolidò come parte integrante della medicina cinese e si diffuse gradualmente in altre parti dell’Asia, inclusi Giappone e Corea. Durante il periodo Tang (618-907 d.C.), furono sviluppate le prime scuole di formazione in agopuntura, aumentando la sua diffusione e affinando le tecniche terapeutiche.

 

 Dall’Oriente all’Occidente: il viaggio dell’Agopuntura

 

L’agopuntura iniziò a diffondersi in Europa tra il XVII e il XVIII secolo grazie ai missionari gesuiti che riportarono conoscenze mediche dalla Cina. Tuttavia, fu solo nel XX secolo che l’agopuntura ottenne un riconoscimento più ampio in Occidente, in particolare a seguito della visita del presidente statunitense Richard Nixon in Cina nel 1972, quando una delegazione medica americana fu testimone dell’efficacia dell’agopuntura per la gestione del dolore e la chirurgia.

Negli anni successivi, numerosi studi scientifici hanno analizzato gli effetti dell’agopuntura, portando al suo inserimento nelle terapie complementari riconosciute da istituzioni sanitarie internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ne raccomanda l’uso per diverse patologie.

 

 L’Italia e l’Agopuntura: interesse in crescita 

 

L’Italia ha visto un crescente interesse per l’agopuntura a partire dagli anni ’70, grazie al lavoro di alcuni pionieri che hanno introdotto la pratica nella comunità medica. Oggi, l’agopuntura è riconosciuta come una terapia complementare e viene praticata in numerosi ambiti:

  • la gestione del dolore,
  • le patologie muscolo-scheletriche,
  • i disturbi gastrointestinali 
  • trattamento dello stress e dell’ansia.

 

L’Ordine dei Medici in Italia riconosce l’agopuntura come una disciplina medica e richiede che venga praticata esclusivamente da medici qualificati.

Diverse università e istituti italiani offrono corsi di specializzazione in agopuntura, contribuendo alla sua crescente professionalizzazione.

Negli ultimi anni, l’agopuntura è stata sempre più integrata nei percorsi terapeutici offerti dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), con alcuni ospedali e centri clinici che la utilizzano per il trattamento del dolore cronico e di patologie come l’emicrania e le malattie autoimmuni(vedi articolo specifico).

 

 Agopuntura tra benefici provati e scetticismo

 

Numerosi studi hanno evidenziato l’efficacia dell’agopuntura nel trattamento di diversi disturbi, in particolare per il dolore cronico, l’emicrania e i disturbi dell’ansia. Tuttavia, permangono alcune controversie, in particolare riguardo ai meccanismi d’azione e alla variabilità dei risultati clinici.

Mentre alcuni ricercatori sostengono che l’efficacia dell’agopuntura sia attribuibile principalmente a effetti neurofisiologici, altri suggeriscono che parte dei benefici possa derivare da un effetto placebo. Nonostante ciò, l’OMS e altre istituzioni sanitarie continuano a promuoverne l’uso per determinate condizioni.

 

 

Bibliografia

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